Al termine il progetto “Carceri”: una prima valutazione


Nel mese di Settembre 2020 si è concluso il progetto “Appui nutritionnel, alimentaire, et sanitaire aux femmes et aux enfants en contact avec le système judiciaire en République Centrafricaine”, promosso da UNICEF con fondi della Cooperazione Italiana.

Diverse sono state le attività intraprese e considerevoli i risultati raggiunti. Tanto ancora da realizzare, ancor più motivati dalla consapevolezza che il nostro intervento abbia dato un concreto apporto al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione centrafricana ed in particolar dei più fragili.

Il progetto ha interessato 9 luoghi di detenzione sparsi nel Paese (Bimbo, M’baiki, Ngaraba, DSPJ, Bossembelé, Bouar, Berberati, Nola, Carnot) coinvolgendo nel totale circa 130 donne e minori incarcerati.

Grazie a questo importante progetto è stato possibile:                  

  • garantire n°2 pasti equilibrati al giorno a tutte le detenute, recluse per lo più per cause futili, come per esempio la “stregoneria”
  • riabilitare i magazzini di stoccaggio di prodotti alimentari
  • sviluppare orti all’aria aperta, che hanno permesso la coltivazione diretta ed il consumo di prodotti freschi a km zero.

Grande attenzione anche alla formazione del personale sanitario operante nelle carceri e alla riabilitazione delle infermerie all’interno delle stesse prigioni con un rifornimento e stoccaggio di farmaci.

UNICEF sta analizzando e valutando l’operato svolto dalla nostra Associazione relativamente al progetto ed ed i primi riscontri sono molto positivi!

Confidiamo di poter continuare il nostro operato nei luoghi di detenzione, a sostegno “dei più poveri tra i poveri”.

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